La terra non ci appartiene. La Natura abita l’universo… sopravvive all’uomo e alle sue follie. Siamo ospiti di passaggio, attraversiamo l’eterno che oltre di noi resta…
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Les oiseaux m’accompagnent. Ils peuplent mes grandes étendues de l’imaginaire, mes pays de naissance. Ils sont toujours là où je suis et entretiennent mon dialogue avec la terre.
J’ai toujours un chant de colombe dans la tête. Je sais les malices des moinaudes et je ne puis oublier ce rossignol qui, du haut de son grand pin, m’observe tout l’été. Que ferais-je d’un monde sans oiseaux?
Gli uccelli mi accompagnano. Popolano le mie sconfinate distese dell’immaginario, i miei paesi di nascita. Restano sempre là dove io sono e mantengono il mio dialogo con la terra.
Ho da sempre un canto di colomba nella testa. Conosco le furberie dei passeri e non posso dimenticare quell’usignolo che, dall’alto del suo grande pino, mi osserva tutta l’estate. Cosa farei di un mondo senza uccelli?
Lirica di Michel Cosem tratta da Le Midi de Coquelicots tradotta e pubblicata sulla Rivista “Poesia” nuova serie nr 8 per Crocetti Editore, 2021 da Mirta Basilisco e Stefania Ruggieri