Un leggero assopirsi della Natura tra storie dimenticate e sentieri abbandonati. Ogni elemento è pronto a destarsi…
D’où vient ce sommeil pelucheux qui déborde de la rivière, envahit bosquets et taillis, efface les maisons et réduit à de simples silhouettes les gens perdus ? On a oublié les facéties, les sornettes dont se sont abreuvés nos ancêtres et les bêtes errantes sont désormais perdues. Les chemins mouillés se sont fermés et nul n’ira se prendre aux ronces. Les femmes n’ont plus leur charme fatal, d’où vient donc ce sommeil pelucheux ?
Da dove viene questo soffice sonno che trabocca dal fiume, invade i boschi e boscaglie, scolora le case e sfuma le persone smarrite in sagome? Abbiamo dimenticato le storie, le frivolezze di cui si sono dissetati i nostri antenati e le bestie erranti sono ormai perse. I sentieri bagnati si sono chiusi e nessuno si arrampicherà sui rovi. Le donne hanno perso il loro fascino fatale, da dove giunge allora questo soffice sonno?
Lirica tratta da “Le Midi des coquelicots” di Michel Cosem, raccolta tradotta da Mirta Basilisco e Stefania Ruggieri, pubblicata ne “Il Mezzogiorno dei papaveri“, Quid Edizioni, Maggio 2024, pag. 52.