Culture che si fondono e si confondono e, a volte, non s’intendono in questa Babele irrisolta…
Jour de marché. On espère, on partage, on négocie, on ajoute, on séduit, on trompe. Il fait déjà chaud sous la haute halle de pierre et les arches ne respirent pas comme les toiles blanches. On jalouse et l’on ne cesse d’espérer que tout s’achèvera bientôt. Malgré l’ombre qui traîne et s’attarde on garde en tête quelques lumières. Tout est à vendre de main à main, de langue à langue âpres et crochues et qu’importe la soif.
Giorno di mercato. Si spera, si condivide, si mercanteggia, si aggiunge, si seduce, si inganna. Fa già caldo sotto l’alto capannone di pietra e gli archi non respirano come le tele bianche. Si è gelosi e si continua a sperare che tutto finisca presto. Nonostante l’ombra che trascina e indugia, si tiene a mente qualche luce. Tutto si vende e passa di mano in mano, con accenti aspri che si beccano da lingua a lingua e trascinano la sete.
Lirica tratta da “Le Midi des coquelicots” di Michel Cosem, raccolta tradotta da Mirta Basilisco e Stefania Ruggieri, pubblicata ne “Il Mezzogiorno dei papaveri“, Quid Edizioni, Maggio 2024, pag. 44.