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Disturbi specifici dell’apprendimento e “metodi miracolosi”: riflessioni e consigli su come riconoscere i trattamenti adeguati

Scorrendo le pagine dei social, capita spesso di imbattersi in titoli sensazionali che offrono videocorsi gratuiti come soluzione definitiva per le difficoltà legate ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento, di seguito DSA. Questi messaggi lasciano intendere che gli unici strumenti disponibili siano quelli compensativi o dispensativi utilizzati a scuola. Tuttavia, contrariamente a quanto si pensa, non esiste un unico metodo valido per aiutare bambini e ragazzi con DSA.

Strumenti come l’allenamento della lettura veloce o le mappe mentali, sono molto utili ma spesso vengono presentati come unici e risolutivi. Non possono, tuttavia, essere considerata la soluzione universale per ogni difficoltà. Ogni individuo con DSA è unico, e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Purtroppo, molti genitori che ricevono per la prima volta una diagnosi di DSA per i loro figli si trovano disorientati, privi di strumenti per valutare le opzioni migliori.

Questo articolo vuole mettere in guardia dai cosiddetti “fuffaguru”, spesso autoproclamati esperti, che iniziano le loro proposte con frasi come: “Io sono dislessico e ho sviluppato un metodo riconosciuto da psicologi e pedagogisti. ”È importante sottolineare che essere dislessici non garantisce automaticamente la capacità di creare un metodo universale. La dislessia non è una malattia, ma una caratteristica, e ogni individuo che la vive ha peculiarità specifiche.

Per esempio, anche io sono discalculica, ma non vendo “pozioni magiche” per chi condivide le mie stesse difficoltà. Nel mio studio adotto esclusivamente protocolli validati scientificamente, basati su solide teorie e non testati su piccoli campioni senza una base scientifica adeguata. Sul sito del ministero della salute è possibile trovare un documento ufficiale nel quale sono presenti quesiti raccomandazioni cliniche riguardanti la diagnosi dei DSA e il loro trattamento (PARCC, 2011).

Come difendersi dalle false promesse?

Diffidate di corsi che promettono risultati straordinari, come memorizzare file di numeri in meno di un minuto o molto altro. La chiave è acquisire una conoscenza approfondita dei DSA, per comprendere meglio sia le vostre caratteristiche che quelle dei vostri figli. Solo così sarà possibile lavorare con professionisti qualificati, come psicologi, logopedisti, pedagogisti e così via discorrendo con percorsi di studio certificati, per sviluppare strategie realmente efficaci.

Attenzione, inoltre, a chi propone corsi o presentazioni gratuiti come esca, per poi vendervi a caro prezzo strumenti come mappe mentali e tecniche di memoria che potreste facilmente trovare in libri o audiolibri a costi decisamente più accessibili. Investire nella conoscenza e affidarsi a figure competenti resta la scelta migliore per affrontare con consapevolezza le difficoltà legate ai DSA.

Un libro molto utile per chi si approccia per la prima volta con i DSA è quello del dottor Gianluca Lo Presti, “nostro figlio è dislessico, manuale di auto aiuto per genitori di bambini con DSA”.

Inoltre, vi consiglio di contattare la sezione più vicina dell’Associazione Italiana Dislessia (AID) nella vostra città, così da ricevere supporto e informazioni utili.

Dr.ssa Ilaria Perrucci

Psicologa, psicoterapeuta esperta in DSA e difficoltà scolastiche

Sitografia

DSA Documento d’intesa, PARCC (2011), www.lineeguidadsa.it in

https://www.mim.gov.it/documents/20182/198444/Raccomandazioni+cliniche+sui+DSA/9e6cb7ee-8046-4aa7-be3c-ef252a87bccd?version=1.0
https://www.aiditalia.org

Bibliografia

Lo Presti, G. (2015). Nostro figlio è dislessico: manuale di auto-aiuto per genitori di bambini con DSA. Trento: Erickson.