La Pasqua è per tutti la festa del cambiamento.
Si regalano uova, simbolo di nuova vita…

Tiglio plurisecolare, Collegiata S. Orso (AO), Valle d’Aosta, Italia, 2023
Il Pettirosso
Il pettirosso, ch’è di me più saggio,
non si lamenta se il raccolto è scarso.
se la neve ha coperto le campagne,
se l’acqua s’è gelata alla sua sede
e se il vento stentegna il suo ricetto.
Dopo l’annata magra ecco che viene
l’abbondanza nell’aria e dopo il verno
il ruscello ricanta, il vento è brezza,
al pettirosso dolce ninna nanna.
Il pettirosso ch’è innocente e bello
sa che la Provvidenza lo sostenta,
sa che chi pate è poi racconsolato,
conosce il sangue, il pianto e la speranza
come ogni creatura che si lagna,
ma non conosce la disperazione.
Il pettirosso che porta le insegne
di Cristo sul candore del suo seno,
che fu presente al pianto di Maria
quando la terra si coprì di nubi,
l’augellino prescelto a colorirsi
d’una stilla di sangue di Gesù,
vive, paziente, d’ogni Provvidenza,
sicuro aspetta, spera, crede e canta,
Poesia di Enrico Pea.
La poesia si ispira alla leggenda legata alla Pasqua secondo la quale un uccellino, vedendo Gesù sulla croce sofferente per la corona di spine conficcate nella carne, gli si avvicinò e con il becco cercò di togliere le spine. Accadde così che alcune gocce di sangue macchiarono le sue piume grigie e divenne il pettirosso.