In un mondo che spesso dimentica la poesia dell’essere fratelli, la poesia dà parola alla bellezza e alla speranza…
J’ai traversé des champs entiers d’orge et de blé tel le vent d’Autan, telle la tramontane calligraphiant les nuées et les orages.
Je porterai au loin des nouvelles fraternelles, des crépuscules qui brillent et des déserts qui verdissent.
Je serai au rendez-vous des fleuves et des deltas, de la foudre et de la braise, là où le temps est comme un bijou.
Je donnerai aux mots la beauté et la luisance que nul ne saura oublier dans les temps à venir.
Ho attraversato interi campi d’orzo e di grano come il vento d’Autan, come la tramontana che riscrive le nuvole e le tempeste.
Diffonderò lontano messaggi fraterni, crepuscoli che rifulgono e deserti che inverdiscono.
Sarò al richiamo dei fiumi e dei delta, del fulmine e della brace, laddove il tempo è un gioiello.
Darò alle parole la bellezza e lo splendore che nessuno potrà dimenticare nei tempi a venire.
Lirica tratta da “Le Midi des coquelicots” di Michel Cosem tradotta e pubblicata sulla Rivista “Poesia” per Crocetti editore, 2021 da Mirta Basilisco e Stefania Ruggieri
In un mondo che evidenziata soprattutto le brutture della vita,la poesia non dimentica mai il bello che c’è in ognuno di noi